Glinka viaggiò in Spagna: collegamenti temporali tra il primo romanticismo russo e spagnolo

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Nel post dedicato alla musica classica nordica, evidenziavo come Grieg avesse avuto un riferimento nell’allora nascente scuola russa ed in particolare facevo notare che uno dei riferimenti stilistici che si potevano accostare al musicista norvegese e più in generale alla corrente nordica fosse Rubinstein e Tchaicovski per il fatto di aromatizzare le composizioni con il foklore popolare. Ma questi illustri contemporanei di Grieg erano parte di uno schieramento opposto ai nazionalisti che rivendicavano anch’essi (anzi palesemente) l’inserimento dei valori culturali tradizionali nella musica: la famosa scuola dei cinque composta da Balakirev, Borodin, Rimsky-Korsakov, Mussorgsky e Cui esprimeva una propria tematica musicale basandosi su un’integrazione degli stilemi occidentali con elementi musicali originali presi dai canti e dalle danze tradizionali russe (talvolta con riferimenti al vicino Oriente che nel passato aveva costituito motivo di influenza) che accompagnavano composizioni immerse nello spirito dei zar, nelle leggende di guerra, nella descrizione del mito e del fantastico. Tuttavia anche Tchaicovski, uno dei creatori di quella scuola parallela che invece si riaffiancava all’asse franco-tedesco, aveva profuso comunque elementi che provenivano dalle tradizioni popolari sebbene tali elementi non vennero espressi nell’ambito della produzione sinfonica o concertistica ma soprattutto nel balletto, in cui l’artista russo può considerarsi a pieno titolo come un precursore del genere. E’ in quella dolcezza di trasposizione, in quella sorta di “fiabesco” musicale che si possono incontrare Grieg e Tchaicovski, creare un filo diretto tra le Norwegian Dances di Grieg e le Dances of the cygnes di Tchaicovski che pur appartengono a mondi culturali differenti (tralatro sembra che i due compositori si stimassero moltissimo).
Resta da dire che le generazioni successive nate nell’impressionismo furono influenzate da queste due correnti russe: probabilmente senza di loro non sarebbero esistiti Scriabin e Rachmaninov e più in là Stravinsky, Shostakovich e Prokofiev.
Uno dei precursori di tutto il romanticismo russo fu sicuramente Glinka, compositore con una produzione musicale non elevata, ma sempre ben ricordato per i suoi continui rapporti con le istituzioni musicali del tempo e per le ricche frequentazioni con il mondo musicale europeo: la Spagna in particolare fu uno dei paesi più graditi dal compositore di Novospasskoe, che cercò di somatizzare le melodie spagnole per sue composizioni che comunque erano sempre ancorate al romanticismo musicale tedesco; ma quella fu la porta di accesso che venne aperta ai compositori russi per garantirgli una maggiore autonomia, costituendo anche un primo embrionale processo di scambio delle proprie identità culturali: quasi tutte le generazioni future di musicisti da quel momento in poi utilizzeranno spesso nelle proprie composizioni idiomi spagnoli e non solo.
La Spagna, che aveva una forte eterogeneità folkloristica all’interno del suo territorio, fornisce nel periodo romantico/impressionista probabilmente uno dei migliori esempi di connubio tra qualità artistiche (nasce una scuola di pianisti di valore elevatissimo) e romanticismo nazionalista (con forti elementi propri delle terre del flamenco, dell’Andalusia, del nord dell’Asturia, ecc.): Albeniz, Turina, Granados, de Falla, Mompou e Rodrigo elargiscono un passionale contributo alla musica colta che ancora oggi interessa pubblico, appassionati e case discografiche (la Naxos gli ha dedicato una serie). Si chiude un cerchio storico: il flamenco che era genere formato tra l’incrocio delle influenze arabiche provenienti dall’Africa settentrionale e la cultura popolare, ritornava in Russia con una sorta di “ponte” geografico che riuniva musicalmente i poli opposti dell’Europa.

DISCOGRAFIA CONSIGLIATA:

Glinka, Orchestral gems from the operas, Gorkovenko Hdc Recordings
Tchaikovsky, Swan Lake, Dutoit, Montreal / Nutcracker, Gergiev, Philips/The Sleeping Beauty, Previn, Emi
Balakirev, Symphony 1 & 2, Russia, Tamara, ecc, The philarmonia Y.Svetlanov, Hyperion/ Islamey Oriental Fantasy, Cziffra, Emi
Rimsky-Korsakov, Scheherazade, Capriccio Espanol, Stokowsky, London/
Borodin, Polovtsian Dances, Stokowsky, London/ String quartets 1 & 2,Borodin String quartets, Emi/Symphony 2, Kleiber, Hanssler
Mussorgsky, Pictures an exhibition (piano version), Ashkenazy, Decca/Night on the bald mountain, Ormandy, Sony
Albeniz, Espana, Barenboim, Telderc/Obras para piano, De Larrocha, Emi/Iberia Suite, Suite Espanoles, Gonzales, Naxos/Piano Sonata 3, 4, 5- Guinovart, Musique d’Abord
Turina, Obras para piano, Musique d’abord, Guinovart
Granados, Goyescas, De Larrocha, RCA/ Piano works I & II, De Larrocha, Decca/ 12 Spanish dances, Rosa Torres Parda, Naxos
Rodrigo, Concerto de Aranjuez, Narciso Yapes, Deutsche Grammophone
Mompou, Play Mompou, 5 volumi, Ensayo
Falla, El sombrero de tres picos, El amor brujo, Noches en los jardines de espana, Emi
Albeniz/Turina/Montsalvatge/Surinach: Concertos from Spain, De Larrocha, Decca

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.