Uno sguardo sull’Interpenetration Fest

0
455

Molto centrato lo slogan che gli organizzatori dell’Interpenetration Festival hanno trovato per i loro palinsesti: “music with a risk = fun attitude”. Nato come parte della programmazione culturale della città di Graz, si tratta di una serie di concerti che si svolgono durante l’anno e che attingono alla sperimentazione, all’improvvisazione libera, l’elettronica e i generi weird. Nel corso di un’attività pluridecennale, l’Interpenetration ha accolto compositori ed artisti importantissimi e cerca di non smentirsi nemmeno per il 2022: le segnalazioni che vi propongo sono innanzitutto per il 17 marzo con un doppio duo, da una parte i factotum dell’improvvisazione slovena con Tomaz Grom e Zlatko Kaucic, dall’altra un duo semi-inedito fortissimo formato da Andrea Massaria e Tanja Feichtmar; il 27 marzo ci saranno poi le evoluzioni al sax di Chris Pitsiokos e un trio interessantissimo formato da Marina Dzukljev, Richie Herbst e Miodrag Gladovic, mentre il 7 aprile sarà possibile assistere ai concerti di Rudi Fischerlehner, batterista vicino ai libri di René Pollesch, drammaturgo e critico teatrale particolarmente scettico sugli effetti della globalizzazione a livello umano.

Qui il link completo degli appuntamenti.

Articolo precedenteLa New Ethic Society
Articolo successivoartacts festival 2022
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.