Artista sensibile, con tanta progettualità riversata nel jazz e nelle sue coordinate tecniche, Carla Bley è stata pianista, compositrice di rango e fomentatrice di big bands dal largo spessore post-moderno. Eclettica, polistilista del jazz, la sua musica ha avvicinato spesso la relazione poetica, una sorta di trascendenza derivata da una personale linguistica compositiva. Una formula che ha durato molto nel tempo e che si è affievolita solo nell’ultimo decennio. Nel 2013 tentai di delineare un quadro sufficientemente completo della sua storia artistica (lo puoi leggere a questo link: https://www.percorsimusicali.eu/…/carla-bley-nel…/). Bley è apparsa al fianco di tanti big del jazz e della free improvisation sviluppando una voce indipendente e non c’è dubbio che molte delle sue creazioni cadenziali nel jazz hanno un carattere inconfondibile. Una bella mente.
RIP Carla Bley