Addio a Carla Bley

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Carla Bley, Treibhaus Innsbruck 2009. Concert with Billy Drummond, Steve Swallow, Andy Sheppard, Source Own work Author Svíčková, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.
Artista sensibile, con tanta progettualità riversata nel jazz e nelle sue coordinate tecniche, Carla Bley è stata pianista, compositrice di rango e fomentatrice di big bands dal largo spessore post-moderno. Eclettica, polistilista del jazz, la sua musica ha avvicinato spesso la relazione poetica, una sorta di trascendenza derivata da una personale linguistica compositiva. Una formula che ha durato molto nel tempo e che si è affievolita solo nell’ultimo decennio. Nel 2013 tentai di delineare un quadro sufficientemente completo della sua storia artistica (lo puoi leggere a questo link: https://www.percorsimusicali.eu/…/carla-bley-nel…/). Bley è apparsa al fianco di tanti big del jazz e della free improvisation sviluppando una voce indipendente e non c’è dubbio che molte delle sue creazioni cadenziali nel jazz hanno un carattere inconfondibile. Una bella mente.
RIP Carla Bley
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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.