Il principale approfondimento del compositore Fabien Lévy si è consumato nella direzione di una tecnica di ambivalenza cognitiva che è stata da lui chiamata ‘cross-rhythm’. Convinto assertore di una teoria che vede la musica trovare i suoi sensi attraverso risorse percettive specifiche, Lévy ha praticamente rivolto come un calzino le esperienze delle strutture ritmiche dei Pigmei per ottenere una saldatura con i parametri musicali della musica contemporanea: lavorando sul passaggio delle cellule ritmiche delle voci dei Pigmei, ha impostato in linea generale un invidiabile percorso compositivo dove i motivi ritmici, la morfologia degli interventi, nonché la strumentazione utilizzata, si adegua ad un’analisi di inflessioni trans-parametriche in cui un cambiamento di un parametro influenza gli altri e può essere percepito dall’ascoltatore (senza che egli sia però in grado di individuare il parametro influenzato). In termini pratici, la musica di