Fabien Lévy: De l’art de induire en erreur

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Il principale approfondimento del compositore Fabien Lévy si è consumato nella direzione di una tecnica di ambivalenza cognitiva che è stata da lui chiamata ‘cross-rhythm’. Convinto assertore di una teoria che vede la musica trovare i suoi sensi attraverso risorse percettive specifiche, Lévy ha praticamente rivolto come un calzino le esperienze delle strutture ritmiche dei Pigmei per ottenere una saldatura con i parametri musicali della musica contemporanea: lavorando sul passaggio delle cellule ritmiche delle voci dei Pigmei, ha impostato in linea generale un invidiabile percorso compositivo dove i motivi ritmici, la morfologia degli interventi, nonché la strumentazione utilizzata, si adegua ad un’analisi di inflessioni trans-parametriche in cui un cambiamento di un parametro influenza gli altri e può essere percepito dall’ascoltatore (senza che egli sia però in grado di individuare il parametro influenzato). In termini pratici, la musica di

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.