C’è un modo oggi per riscoprire il valore di una drammaturgia musicale? Immersi in una letale standardizzazione della creatività che risucchia il sistema dall’esterno, per gli artisti diventano necessarie fonti credibili a cui rifarsi per la loro ispirazione e per ottenere stimoli che siano in grado di mettere in relazione il mondo attuale con quanto proviene dagli insegnamenti. La storia della drammaturgia è piena di esempi ma non sempre i musicisti ne convogliano gli aspetti appropriati in un modo corretto, spesso invocandone gli effetti con troppa semplicità. Discorso differente va fatto per Omnia di Noemi Fiorucci, una sorta di ‘mini’ opera che nasce per via di una residenza artistica nell’ambito delle attività della Mupe Records. Nata a Montefiascone nel giugno del 1999, Fiorucci ha avuto un percorso precoce e allineato sia sul jazz che sull’improvvisazione vocale: ha studiato






