Raramente mi è capitato di trovarmi di fronte a plurime pubblicazioni discografiche di un musicista impegnato nella musica contemporanea, tutte edite nello stesso anno. Il 2025 di Marco Fusi non dà adito a dubbi su quest’aspetto poiché in maniera non casuale raccoglie i frutti di una bella fetta del lavoro che Fusi ha svolto finora, soprattutto presso le residenze all’estero.
Quest’anno sono in circolo già 5 registrazioni che lo riguardano. Non pubblicate in ordine cronologico, esse sono:
1) Wired Resonances, una raccolta di pezzi per solista di viola d’amore pubblicata dalla Huddersfield Contemporary Records, l’etichetta del Centre for Research in New Music dell’università di Huddersfield, distribuita dalla NMC Records;
2) Proximity, Distance, 6 movimenti a sistema su viola d’amore ed elettronica ideata da Patricia Alessandrini e pubblicati dalla Sideband Records, l’etichetta fondata a Chicago da Hans Thomalla;
3) ‘dust book’, 50 minuti dedicati ancora alla viola d’amore, ideati assieme ad Evan Johnson per Another Timbre;
4) There are only two ways to see inside someone, un pezzo del compositore Alec Hall per violino ed elettronica che compare in una monografia della Kairos dedicata a Hall;
5) A Bridge Between Spaces, 8 pezzi per violino solista o per violino e drumkit suonato da Andrew Greenwald, che riempiono una monografia Kairos dedicata al compositore americano. Per ognuna di queste 5 registrazioni di seguito troverete un mio commento seguito da 5 domande che ho rivolto direttamente a Fusi, al fine di chiarire aspetti delle composizioni citate su cui non avevo molte informazioni o per soddisfare le mie curiosità (che spero siano anche quelle dei lettori).
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