Il nono festival della Leo Records

0
557
Locandina appuntamento festival Leo R. al DK Gromov

Il festival dedicato alla celebrazione annuale degli artisti dell’etichetta Leo Record nasce come un gran galà di esibizioni dei musicisti, riuniti solitamente in un paio di sedi del nord est europeo (tipicamente una località della Germania e una della Russia, la madrepatria di Leo Feigin, creatore della label). La pandemia e altri fattori contingenti hanno purtroppo contribuito a smorzare l’entusiasmo per questa bella manifestazione che conta già otto edizioni, ma per fortuna la tenacia di alcuni artisti vicini a Feigin e a quella idea di congiunzione artistica che lo caratterizza, è stata decisiva per organizzare la nona, sebbene quest’anno si sia dovuto invocare l’intervento del Goethe Institute russo e di alcuni avamposti culturali sovietici: grazie all’interessamento fattivo del sassofonista Alexey Kruglov, la cui stima nei confronti di Feigin è illimitata, si è potuto splittare un pò di artisti e un pò di concerti per ricordare che in definitiva la Leo Records è una delle etichette discografiche più importanti degli ultimi 40 anni per un certo tipo di espressione jazz e per la creatività espressa dai migliori musicisti della libera improvvisazione di tutto il mondo.

Questa nona edizione si svolgerà dal 10 al 19 febbraio e si baserà su 6 appuntamenti/concerti effettuati in quest’ordine:
10 febbraio, ore 20:00, al DK Gromov a S. Pietroburgo
11 febbraio, ore 19:00, al Jazz Center di Jaroslavl’
13 febbraio, ore 19:00, in una sala concerto dell’Istituto culturale statale a Saratov
15 febbraio, ore 20:00, all’Art Circle Club di Mosca
16 febbraio, ore 19:00, all’Arsenal-museum Art di Nizhny Novgorod
19 febbraio, ore 15:00, al Domkultury a Mosca

Le esibizioni non vedranno, purtroppo, la presenza fisica di Leo, ma Kruglov ha previsto un omaggio a Feigin consistente nella lettura dei suoi racconti accompagnati da una performance effettuata con Karina Nesmeyanova e Grigory Sandomirsky come Round Band Trio (succederà al DK Gromov); all’Art Circle Club, interveranno oltre a Kruglov, la sassofonista tedesca Silke Eberhard, Arkady Shilkloper, i Goats Notes, i Second Approach e Evgeny Masloboev; la Eberhard con Kruglov darà invece vita al concerto da effettuare all’Arsenal-museum Art.
Per maggiori informazioni si può consultare il programma a questo link (qui) caricato da Kruglov sulla sua pagina Facebook (purtroppo da tradurre, perché è in russo).

Articolo precedenteL’approccio ecologico dell’improvvisazione libera
Articolo successivoLa giovane improvvisazione italiana: Giuseppe Doronzo
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.