Quest’anno per il festival Manifeste 2022 si torna a fare sul serio. E’ un’edizione che si terrà dal 8 giugno al 2 luglio e che comprende tutta una serie di eventi che si sviluppano intorno all’elettronica e all’interdisciplinarietà della musica con le arti digitali e visive, con teatro, danza, etc. Nel sontuoso programma che allego qui, emerge un equo bilanciamento tra capolavori e pezzi da novanta della composizione con traiettoria tecnologica (il Polytope de Cluny di Xenakis, gli omaggi a Manoury e Saariaho, etc.) e i nuovi indirizzi della musica (la science-fiction, gli spazi immersivi di Schubert e Jodlowski, la rivalutazione del testo, etc.). Una massiccia presentazione di prime commissionate per l’occasione, che provengono da una bella fetta dell’eccellenza compositiva dei nostri tempi, porterà in dote altra suggestione creativa: si tratta di Lachenmann, Juillerat, Maresz, Staud, Iannotta, Gadenstatter, Monnet, Filidei, Morciano, Verunelli, Scroccaro, Hilli, etc.
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