Un resoconto della Biennale Musica a Venezia

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La Biennale Musica 2022, seconda edizione diretta dalla compositrice Lucia Ronchetti, si conclude raggiungendo i 10.000 spettatori e con una presenza importante della stampa nazionale e internazionale (The Guardian, Financial Times, Frankfurter Allgemeine Zeitung, La Vanguardia, BBC Radio, Radio France, Deutschland Rundfunk, fra le testate presenti).

L’obiettivo della Ronchetti era “l’altra scena”, nella lingua inglese l’Out of Stage, ossia lavori concepiti per luoghi e situazioni diverse da quelle offerte dal palcoscenico tradizionale, con una moltiplicazione dei posti delle esibizioni in grado di poter dare una ampia prospettiva del teatro musicale così come è strutturato oggi e nelle parole della Ronchetti, “…fornire un quadro esaustivo sul ruolo delle nuove tecnologie, della multimedialità, della programmazione di realtà virtuale e realtà aumentata applicata al suono, secondo forme e generi nuovi…“. I lavori di teatro sperimentale che sono passati dalla Biennale passano da specialisti attuali del settore: Simon Steen-Andersen, un originalissimo remix di Monteverdi in The Return; Helena Tulve, che in Visions integra i frammenti di una sacra rappresentazione al Vangelo gnostico di Maria Maddalena; Annelies Van Parys che ritaglia i madrigali di Adriano Banchieri in Notwehr; Michel van der Aa, che nell’erosione delle acque di The Book of Water rievoca i paesaggi acquatici dell’Andromeda di Francesco Manelli; Paolo Buonvino che in Çiatu raccoglie il crogiuolo di culture, di lingue, di ritmi mediterranei.
Sono passati inoltre in prima italiana e co-prodotti dalla Biennale con altre istituzioni europee lo Sleep Laboratory, un’installazione performativa in ambiente virtuale ideata da Alexander Schubert, compositore e artista multimediale che fa convivere Ircam e club culture, avanguardia e stili pop, il lavoro multidisciplinare Reaching Out, del compositore e direttore d’orchestra ceco di fama internazionale Ondřej Adámek e la giovane compositrice giapponese Rino Murakami, che insieme al coreografo e regista Éric Oberdorff e all’ensemble di musicisti e performer N.E.S.E.V.E.N. cercano di dare nuova fisicità e nuova autenticità alla musica e al modo di interpetrarla (per un dettaglio vedi quanto scritto dalla Ronchetti qui).
Un flusso di appuntamenti si è anche rivolto alla vocalità accademica che fa opera di denuncia di soprusi e diritti e di negazione dell’identità sessuale.

Il festival ha quest’anno premiato Giorgio Battistelli che ha ricevuto il Leone D’Oro alla  carriera, mentre quello d’argento è andato al trio di percussionisti dell’Ars Ludi; ultimo atto del Festival sono stati invece i premi previsti e assegnati dalla Giuria degli studenti dei Conservatori. E’ Reaching Out, opera firmata dai compositori Ondřej Adámek e Rino Murakami insieme al regista e coreografo Eric Oberdorff a ricevere la Targa per la miglior produzione della Biennale Musica 2022 diretta da Lucia Ronchetti e prodotta dalla Biennale di Venezia.
Alla clarinettista Kathryn Vetter, all’arpista Dafne Paris, al percussionista Federico Tramontana e alla soprano Esther-Elisabeth Rispens – i giovani under 35 che compongono l’ensemble di performer di Biennale College Musica – va invece la Targa per la miglior performance.
A deciderlo la Giuria dei 14 studenti under 30 provenienti dai Conservatori di tutta Italia – giovani musicisti iscritti a corsi di composizione, elettronica, nuove tecnologie, pianoforte, oboe – che sotto la guida del drammaturgo e storico della musica Guido Barbieri ha seguito l’intero festival esaminando e discutendo sotto il duplice profilo del compositore e dell’interprete ognuna delle trenta opere presentate. “Un momento importante di confronto tra i protagonisti del Festival e lo sguardo critico e appassionato della nuova generazione di musicisti emergenti”, secondo Lucia Ronchetti.

I giovani giurati sono: Sebastiano Burelli (Conservatorio di Venezia), Giuseppe Dato (Conservatorio di Padova), Margherita D’Adamo (Conservatorio di Vicenza), Lorenzo Nicotra (Conservatorio di Verona), Matteo Sarcinelli (Conservatorio di Castelfranco), Filippo Lugnan (Conservatorio di Rovigo), Francesco Latorraca (Conservatorio di Potenza), Francesco Gulic (Conservatorio di Trieste), Paolo Catenaccio (Conservatorio di Roma), Filippo Scaramucci (Conservatorio di Pesaro), Jacopo Cornacchione (Conservatorio di Campobasso), Francesca Idini (Conservatorio di Torino), Modesto Picci (Conservatorio di Bari), Gabriele Boccio (Conservatorio dell’Aquila).

Di Reaching Out di Ondřej Adámek, Rino Murakami, Eric Oberdorff la Giuria “ha in particolar modo apprezzato l’approfondita indagine nell’ambito della vocalità e della fonetica, il coinvolgimento e la coesistenza degli artisti sul palco e la freschezza nell’uso di elementi innovativi in una totale coerenza ed equilibrio formale. Il tutto ha contribuito alla costruzione di una drammaturgia solida che è confluita in uno spettacolo variegato e travolgente”.
I performer, che hanno maturato la loro esperienza nel corso di Biennale College Musica, “hanno dimostrato – secondo la motivazione – spiccata padronanza tecnica, elevata sensibilità interpretativa, forte comunicatività e una grande padronanza recitativa al di là della specifica competenza strumentale; tutti elementi che sono stati i pilastri di una resa drammaturgica di grande impatto emotivo e forte tensione scenica”.
Kathryn Vetter, Dafne Paris, Federico Tramontana, Esther-Elisabeth Rispens di Biennale College, gli esecutori di Biennale College Musica sono stati interpreti di un programma con brani dal repertorio di Geroges Aperghis, oltre che lavori di François Sarhan e Carola Bauckholt. Inoltre, aggiunge la motivazione, Esther-Elisabeth Rispens “ha dimostrato una forte presenza vocale e attoriale anche in Still Drowsy di Timothy Cape e Relict di Daniil Posazhennikov”.

La Biennale Musica continua sui media e dà appuntamento al pubblico radiofonico e televisivo: il 7 ottobre Rai 5 trasmetterà per Save the Date un documentario che ripercorre e approfondisce temi e protagonisti del festival; l’8 ottobre il terzo canale della BBC Radio dedicherà uno speciale alla Biennale Musica (New Music Show); il 16 ottobre Rai 5 per Prima della Prima vedrà il making of e la trasmissione integrale di Jules Verne, l’opera di Giorgio Battistelli, Leone d’oro alla carriera che ha inaugurato il Festival, tutto nell’ambito della “maratona” a lui dedicata. Infine, molti dei concerti in programma della Biennale Musica potranno essere ascoltati o riascoltati nel cartellone di Radio3 Suite.