Zwei Tage Zeit: la 10° edizione a Zurigo

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Un appuntamento importante per la libera improvvisazione in Svizzera è il festival internazionale Zwei Tage Zeit che si svolge a Zurigo in gennaio e che quest’anno giunge alla sua decima edizione. Organizzato da Daniel Studer e Franz Loriot con l’aiuto dell’associazione Zwei Tage Zeit e il Musikpodium di Zurigo, il festival si svolgerà il 12 e 13 gennaio con la presenza di molti improvvisatori di valore e di molti contesti da considerare (improvvisazione di gruppo, musica improvvisata con danza o film sperimentali, installazioni).

Anche quest’anno l’asticella dei valori è molto alta e coinvolgente:
-il gruppo Ziki Stanadu si cimenterà in nuove forme espressive dell’improvvisazione libera su strumenti a corda, con un supergruppo formato da Harald Kimming (viol), Daniel Studer (contrab), Alfred Zimmerlin (cello), la nostra Francesca Naibo (chitarra elettrica) e Phil Durrant (elettronica);
-una formazione più ampia, riunita da Pablo Assandri nell’orchestra IOIC, improvviserà su un paio di film muti degli anni trenta (dentro c’è gente come Hans Koch, Anouck Genton, Violeta Garcia, John Edwards e Katharine Ernst, tra gli altri);
-nell’ampia sala della Walcheturm, Rie Nakajima & Pierre Berthet forniranno evidenza di un’installazione con molti oggetti sonori in movimento, mentre Lotus Eddé Khouri & Jean-Luc Guionnet metteranno insieme performance, danza e sassofoni.
Poi ancora, ci saranno le connessioni di Annette Krebs con mixing board, computer e vari assemblaggi sonori; del duo David Meier & Ramon Landolt (campionamenti, voce e synth) e per finire uno spazio per la discussione e il dibattito moderato da Nina Polaschegg, con Jean-Luc Guionnet, Frantz Loriot, Lotus Eddé Khouri e Daniel Studer.

Non ci vuole molto per capire che da questo festival ne verrà fuori molta nuova ed ottima musica! Qui il programma completo e ordinato dei due giorni.

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.