Les Percussions de Strasbourg: il programma Only

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Con tanta lungimiranza tematica e musicale continua il lavoro recente dei percussionisti di Les Percussions de Strasbourg. Il 22 febbraio i 6 percussionisti si esibiranno nel Théâtre de Hautepierre di Strasburgo per presentare un programma di 4 nuove composizioni dove non sono previsti strumenti. La ricerca degli ultimi anni fatta dai musicisti francesi e di cui ho appena accennato la differenziazione, si dirotta verso l’esplorazione del corpo, dei gesti e dell’impatto percussivo che essi possono avere: il programma Only contiene proprio pezzi dove l’intento è quello di offrire all’audience un’approfondimento perspicace sul movimento e la realtà corporea tenendo presente più canali di scelta.

C’è un teaser (vedi qui) caricato sulla rete dall’ensemble che però è parziale su ciò che dovrà essere il programma; infatti contiene spezzoni di Spray, composizione scritta da Agata Zubel che li vede alle prese con bombolette spray, tele, ritmicità derivata e movimentazioni anomale. Riporto la nota di programma:
“…Spray di Agata Zubel è un’opera sonora per bombolette spray, dove i suoni prodotti dalle bombolette interagiscono direttamente con lo spazio visivo dello/della spettatore/rice su grandi tele disposte sul set. Spray è un atto performativo che mescola lavoro ritmico e ricerca plastica…”.

Il secondo pezzo che l’ensemble eseguirà è Désordre della compositrice coreana Yijoo Hwang, la quale con la gestualità e la ritmicità ha dimostrato di avere un ottimo feeling:
“…Désordre di Yijoo Hwang pone la questione della solitudine e dell’impatto degli elementi che ci circondano. Espressione di ciò che attraversa l’umano, gli interpreti della stanza rompono muri invisibili, coinvolgendo direttamente il pubblico nella sua riflessione, in una ricerca di pacificazione. Pezzo per gesti e grida, Désordre agita il pubblico…”.

Ombres è invece un pezzo multimediale scritto dalla compositrice cinese Yang Song per i 6 percussionisti equipaggiati di sensori sul corpo, con produzione di live electronics:
“…Le tecnologie indossate dagli interpreti producono suoni ad ogni movimento. Mentre i gesti diventano sonori, essi rispondono alle loro ombre grazie al lavoro delle luci. Gli “strumenti aerei” e coreografici di Ombres agiscono in parallelo o in contropunto dell’elettronica…”.

L’ultimo pezzo sarà Banquise, coreografia della danzatrice e interprete di musica contemporanea Noémie Ettlin:
“…Si tratta di un pezzo senza musica in cui il ritmo si esprime attraverso il movimento degli interpreti in modo coordinato e millimetrato: pinguini su un ghiaccio che operano ad un fervore comune in contraddizione con uno scenario vuoto, senza musica apparente. Banquise trasporta e ribalta gli interpreti in un universo assurdo…”.

Only scatena curiosità a iosa!! Fortunati coloro che si troveranno a Strasburgo!

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.