Su AngelicA 34

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E’ noto come il festival internazionale di AngelicA a Bologna sia sempre stato un eclettico appuntamento musicale, con concerti e proposte di artisti senza una vera specificazione di genere musicale. Se volessimo usare il termine ‘contemporaneo’ per eludere le convenzionali classificazioni che vedono un riferimento esclusivo alla composizione classica e ripristinare un sincero vocabolo del tempo che percorriamo, AngelicA esprimerebbe allora con esattezza l’ampio ventaglio di scelte. Sin dal 1991, anno in cui Massimo Simonini e Mario Zanzani l’hanno costituito e ideato, AngelicA ha mostrato comunque una prevalenza per la sperimentazione e la ricerca, fidandosi di un’apertura internazionale (spesso condotta tramite collaborazioni con enti culturali statali e non) e del lavoro di molti esperti musicali, critici o musicisti aventi un proprio progetto utilmente sviluppato per la costituzione dei palinsesti.

Qui di seguito fornisco solo qualche indicazione di massima sul programma del festival che si svolgerà dal 2 al 30 maggio nella sua 34° edizione e che potete leggere nel dettaglio qui.

Le prime assolute saranno quelle della cantante Livia Rado su testi letterari e musiche di Stefano Scodanibbio (un progetto curato dalla moglie Maresa); di Dorothy Moskowitz con una versione tutta italiana degli United States of Alchemy (ci troviamo nel rock sperimentale) e del duo Carl Michael von Hausswolff e Chandra Shukla per un documentario sonico che trae origine da un field recording in Bologna (progetti curati da Walter Rovere), del Piccolo Coro Angelico e di Julien Desprez con un’orchestra di chitarre elettriche (commissioni nate in seno alle attività di AngelicA).

Le prime italiane verranno da alcune esecuzioni del Quatuor Bozzini (composizioni di Løkkegard e Sokolović), dal gruppo norvegese di BANSHEE formato dalla sassofonista Signe Emmeluth, dai progetti del pianista Christian Wallumrød in solo e nell’Ensemble di musicisti norvegesi e svedesi di AMPLIFY MANY (progetti curati dallo specialista Luca Vitali), poi ancora Leah Plave & Tiziano Teodori, Jaap Blonk & Terrie Ex e il Dedalus Ensemble che performa Briano Eno e il Notes pour les diapasons invisibles di Pierre-Yves Macé. Tra le prime europee arriva dagli Stati Uniti il rhythmiChrome di Chris Brown e da Bali e Indonesia i musicisti che ruotano intorno a Sattvitri per musiche tradizionali e contemporanee.

Gli amanti del contemporary jazz potranno godere del concerto di Roscoe Mitchell e Michele Rabbia già domani al Teatro S. Leonardo.

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.