Il teatro musicale di Ondřej Adámek

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Connection Impossible at Bregenzer Festspiel, photo Anja Koehler

Il teatro musicale contemporaneo si è sviluppato su un sentiero alternativo dell’opera classica, nei fatti ripudiando molti aspetti e strutture di rappresentazione di essa. Nonostante decenni di critica, di tentativi della composizione di espandere le forme originarie, il teatro musicale resta sempre contenuto in una nicchia d’interesse e cede sempre più il passo in termini quantitativi all’interesse operistico, sostenuto dalla più facile comprensione del pubblico e degli operatori del settore. Eppure, il teatro musicale contemporaneo ha mostrato di essere in grado di riservare sorprese dal punto di vista della ricerca musicale e interdisciplinare, di sperimentare con gusto e dovizia di particolari su temi ugualmente importanti e scottanti per l’umanità, modificando anche la prospettiva politica che nei primi anni di vita girava prepotentemente nelle rappresentazioni: dalle opere progressiste di Kagel, Nono o Bussotti siamo arrivati a quelle di Ablinger, Steen-Andersen o Schubert, con un messaggio politico che sembra assente o ridimensionato. In realtà quel messaggio è ‘indiretto’ ed entra

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.