Sergio Armaroli: due nuovi lavori per Gruenrekorder

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Tra gli approcci musicali più popolari e disordinati c’è quello derivante dall’utilizzo dell’elettronica. Qui il ‘disordine’ però non va inteso tanto come confusione o irregolarità della sua fruizione, quanto come mancanza di omogeneità dei mezzi e del pensiero soggiacente, in un’area vastissima dell’universo musicale che produce eguale ampiezza di significati differenziati. Mi verrebbe da dire che l’elettronica è quasi un campo ‘malleabile’ nel quale compositori e musicisti operano per trovare le loro motivazioni artistiche.
Da parecchi anni Sergio Armaroli ha coltivato strade parallele a quella del jazz e della libera improvvisazione, versando interesse alle intersezioni con le altre arti, sposando concettualità ed elaborazioni dell’opera musicale e interpretando il campo dell’elettronica secondo una speculazione personale logica e filosofica. Su queste pagine ho recensito moltissimo di questa parte vibrante del suo percorso artistico, area certamente non secondaria della musica per cui

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.